Questa misura prevede 160 milioni di euro di finanziamenti pubblici destinati alla riqualificazione dei piccoli comuni.
È in fase di approvazione, da parte della Conferenza Unificata, il piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni. Tale Ratifica si rende necessaria al fine di renderlo esecutivo destinando 160 milioni di euro per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli comuni con popolazione sotto i 5000 abitanti.
Gli obiettivi del fondo
Il piano è previsto dalla Legge 158/2017 (Legge Realacci) ed ha come obiettivo quello di promuovere tutta una serie di interventi: lo sviluppo sostenibile, l’equilibrio demografico, la tutela e valorizzazione del patrimonio rurale, naturale, storico-culturale, architettonico e il mantenimento della residenza negli stessi comuni, nonché la tutela dei servizi essenziali al territorio per cercare di disincentivare lo spopolamento e parallelamente incentivare il turismo.
Quando il piano sarà operativo, il fondo da 160 mila euro stanziati dovrà essere utilizzato per la redazione di progetti mirati alla tutela dell’ambiente, alla mitigazione del rischio idrogeologico, alla salvaguardia dei centri storici ed alla riqualificazione urbanistica, nonché alla messa in sicurezza delle strade e delle scuole e in ultimo per cercare di creare nuove attività produttive.
Partenza del piano e criteri di selezione dei piccoli comuni
La disponibilità del Fondo è vincolata alla ratifica del Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni, che purtroppo a tutt’oggi non è ancora stato definito, cosa che impedisce l’effettiva disposizione del Fondo da 160 milioni.
Il Ministero delle Infrastrutture e Mobilità ha già emanato una nota con l’individuazione dei criteri di selezione dei progetti, che avverrà, tramite una graduatoria, che sarà vincolante per la destinazione dei relativi finanziamenti.